Ci sono poche cose al mondo come la magia di un ritorno.
Ci avete mai pensato?
E' strano. A volte sentiamo il bisogno di allontanarci da un luogo, da una persona o da un modo di essere, persino da qualcosa che abbiamo sempre vissuto, che è sempre stato come lo volevamo, che riusciva a farci sentire noi stessi e felici.
Il punto è che trovare un equilibrio è difficile, e non lo si può fare se non in movimento. Tutto cambia: le persone, i luoghi, le circostanze. I progetti, i sogni, i desideri, le aspettative, i bisogni. Cambiamo noi. Ci evolviamo in risposta all'ambiente che ci circonda, anch'esso in continuo mutamento, e se da un lato questa evoluzione senza sosta è destabilizzante, dall'altro è ciò che rende affascinanti le nostre vite, costringendoci a spingerci oltre la gabbia d'oro delle nostre confortanti - ma altrettanto limitanti - certezze.
Questo lungo anno di assenza è stato per me pieno di esperienze importanti.
Dopo la laurea mi sono iscritta ad un master in comunicazione e marketing digitale che oltre ad avermi fatto scoprire un ambiente lavorativo super stimolante mi ha dato la possibilità di incontrare persone incredibili. Grazie alla mia prima esperienza lavorativa vera e propria, nel reparto Comunicazione & PR di una multinazionale, mi sono sentita - for the first time in my whole life - un'adulta. Da studentessa vedevo il momento in cui avrei dovuto scegliere cosa fare della mia vita come incredibilmente lontano, e invece, d'un tratto, mi sono trovata di fronte a un bivio con in spalla soltanto un bagaglio colmo di paure e incertezze. Scegliere cosa fare, per me che ho sempre amato tante cose, non è stato semplice come per i miei amici e compagni di corso, e tante volte mi sono sentita sbagliata per questo.
Le reti sociali sono forse l'aspetto che più condiziona le nostre scelte e il nostro modo di essere. Sfido chiunque, anche il più sicuro di sé, a sostenere di non essere mai stato influenzato dalle aspettative e dalle opinioni dei propri cari e della società in genere. Per me è stato lo stesso: troppe volte ho seguito la strada indicata da chi - con più o meno consapevolezza - voleva costruire il mio futuro sulla base dei propri desideri.
Avrei potuto rimanere in quell'azienda, continuando il mio stage e quella vita casa-ufficio che molti avrebbero voluto per me. Ma nonostante sia grata per l'opportunità che ho ricevuto, so che non era la mia strada.
Ricordo un pomeriggio di agosto, dopo mesi di frustrazione e attacchi d'ansia. Ero sdraiata sulla spiaggia in quel paradiso dell'isola sarda di La Maddalena, dove torno ogni anno, circondata dagli amici e dal profumo del mare, e ricordo quella sensazione chiara e abbagliante come il sole che avevo negli occhi: non si vive per accontentare gli altri, si vive per essere felici. E io non sarò mai felice se non proverò a inseguire i miei sogni e a realizzare i miei progetti, anche a costo di convivere con l'incertezza e il rischio, lontana dai rassicuranti punti fissi di una vita "normale".
Così sono scappata da quel mondo di lavoro a tempo pieno. Ho ricominciato a scrivere racconti come facevo in passato. Sono stata ammessa ad un'accademia professionale di canto e ad un corso universitario destinato ad aspiranti start-upper, presentando un'idea imprenditoriale che unisce il mondo del digital a quello della cosmesi. Ho ricominciato a studiare seriamente pianoforte e sto portando avanti diversi progetti musicali con amici-artisti validissimi.
E per quanto sia ancora piena di dubbi e di paure, ho questa bellissima sensazione di riuscire a dare alla mia vita il senso che ho sempre sperato, di vivere seguendo i miei sogni e non le aspettative degli altri.
Per arrivare al punto, questo nuovo blog non sarebbe mai nato se non mi fossi presa una "pausa", se non avessi concesso a me stessa il tempo per capire dove stavo andando e cosa stavo diventando. E' il frutto di un lungo percorso di ricerca e ricostruzione personale, fatto di montagne di dubbi, di frustrazione e di strade apparentemente senza uscita ma anche di bellissime soddisfazioni.
Se ho smesso di scrivere non è perché ne avessi perso il desiderio, ma perché prima ho avuto bisogno di ritrovarmi.
Per anni mi sono sentita dire che ero dispersiva, che stavo provando
troppe strade, che alla
fine avrei dovuto scegliere un solo percorso da seguire. Concentrarmi su un
solo aspetto, su un solo ambito. Ma io amo tante cose e soprattutto sono tante cose, e tagliare fuori certi lati di me sarebbe come vivere una vita a metà che non mi appartiene.
Oggi ho capito che il mio costante tentativo di definire taglio, stile e identità di questo blog non ha fatto altro che allontanarmi dal punto cruciale: questo non sarà mai un blog di settore. Sarà un blog di diversi settori, un blog plurale, vario, misto, in cui regneranno sovrane la molteplicità di argomenti, ma anche di punti di vista, opinioni, stili.
Perché sono fermamente convinta che la pluralità sia sempre un vantaggio.
Per questo non sono tornata prima, per questo la mia assenza è stata così lunga. Perché non potevo tornare senza essere certa che questo spazio avrebbe rispecchiato questa me che finalmente si guarda allo specchio e sa chi è.
Dicono che la persona che parte per un viaggio non sia mai la stessa che ritorna, e io non potrei essere più d'accordo... La mia speranza è quella di avere la fortuna di portarvi con me in questa nuova avventura.
Vi abbraccio
Dede
* * * *
There's something magic in returns. Have you ever thought about it?
It's strange. Sometimes we need to move away from a place, a person or a way of being, even from something we have always loved and that has always been exactly the way we wanted. Something that used to made us happy. It's difficult to find our balance, and we can't do it if we don't move. Everything changes - people, places, circumstances. Our projects, dreams, desires, expectations, needs. We change. We evolve in response to the environment around us, which is also in flux, and although this continuous change is destabilizing, still it is what makes our lives fascinating, pushing us into escaping from the golden cage of our comforting - but equally limiting - certainties.
My year-long absence has been full of important experiences.
After graduating, I enrolled in a master's degree program in Digital Marketing and Communication. Thanks to this course, I had the possibility to discover a stimulating business environment and meet amazing people. During my first work experience in the Communication & PR department of a company, I realized - for the very first time in my whole life - I have grown up and become an adult. As a student I saw the moment of choosing what to do with my life as incredibly far, and then suddenly I had to make important decisions about my future. I was full of fears and uncertainties. Since I had always loved so many things, choosing what to do with my life wasn't as simple as for my friends and classmates, and many times I felt bad for that. Society is perhaps the aspect that most affects our choices and our way of being. Even the most self-confident of us are influenced by the expectations and opinions of their loved ones and society in general. For me it was the same: too many times I have followed the path indicated by people around me who - whether consciously or not - wanted to build my future on the basis of their wishes. I could have stayed in that company, continuing my internship and tha home-office kind of life. But although I was grateful for the opportunity I had received, this wasn't my way.
I remember an August afternoon after months of frustration and anxiety. I was lying on the beach surrounded by friends and I realized you do not live to please others, you live to be happy. And I know I will never be happy if I don't try to chase my dreams, even if it means living with uncertainty and risk, far from the reassuring fixed points of a "normal" life.
So I ran away from that full-time work. I begin to write short stories again as I did in the past. I auditioned for a professional singing academy and applied to university for a course destined to aspiring start-uppers, presenting a business idea that combines the world of digital to that of cosmetics. I was lucky enough to be admitted to both, and now I'm working hard. Moreover, I've started to work on two musical projects with very talented friends.
And though I'm still full of doubts and fears, I have this great feeling of being able to live my life the way I've always wanted, following my dreams rather than others' expectations.
To get to the point, this new blog wouldn't be here if I hadn't taken a break to give myself the time to figure out where I was going and what I was becoming. This new blog is the result of a long personal process, made of doubts and frustration but also of great achievements.
I didn't stop writing on this blog because I had lost interest, but just because I needed to find myself.
I've always been told that I was unfocused and had to choose a single path to follow. But I love many things and cutting out certain sides of me would mean living a life that is not mine.
So this blog will be dedicated to different topics, different styles, different opinions and points of view.
Because I firmly believe that plurality is always an advantage.
This is the reason why I haven't come back before. I couldn't go on without being sure that this space would reflect this brand new me that finally looks in the mirror and knows who she is.
They say the person who goes on a journey is never the same that comes back, and I couldn't agree more... My hope is to have the possibility to share this new adventure with you.
Love
Dede
No comments